AUGUSTA MASTERS 2002

020415 Al 4° giorno Tiger Woods prosegue la sua marcia verso la vittoria sul percorso di Augusta, dove ha incontrato una vastissima rappresentanza dei più forti golfisti del mondo: c'erano ad esempio 6 dei primi 10 della classifica mondiale. Woods ha vinto per la terza volta ai Masters, e vincendo due volte di seguito diviene uno dei tre golfisti(gli altri sono Nicklaus e Faldo) a riuscire nell'impresa. Woods ha staccato di 3 colpi Goosen e di 4 Mickelson: a seguire: 4°Olazabal  -  5°Harrington,Els  -  7° Singh  -  8°Garcia  -  9°Jimenez,Scott,Cabrera.
020414 3° Giorno: 1 Goosen e Woods  -  3 Singh  -  4 Els, Mickelson, Garcia  -  7 Olazabal  -  8 Bjorn, Harrington  -  10 Cabrera  Accanto ai primi dieci prosegue il torneo che è grandioso per il numero di giocatori di massimo livello che ha presentato: vi troviamo da Langer a Montgomerie, da Greg Norman a John Daly, agli altri.
020413 Venerdì difficile ai Masters di Augusta: Singh, forse avvantaggiato dall'aver iniziato tra i primi è in testa, molti  partecipanti si vedono ostacolati dalla forte pioggia, quasi un diluvio, che scoppia a fine pomeriggio, costringendo i direttori di gara, dopo una sospensione, a chiudere la giornata alle 6.12, rinviando molti giocatori a completare il secondo round alle 7.45 di sabato mattina. Era una giornata importante, che vedeva il vecchio Palmer, 72 anni, dalla chioma bianca, fare i suoi ultimi tiri prima del ritiro dalle gare, seguito religiosamente da centinaia di appassionati. Accanto, quasi a riceverne l'eredità, il concentratissimo Garcia, il 22enne spagnolo, secondo dietro Singh, che dichiarava di ammirare immensamente Palmer e di aspirare a incamminarsi verso i risultati che Palmer ha conseguito nella sua carriera di mezzo secolo! La pioggia ha causato una forte selezione, Lehman non ce l'ha fatta, il lottatore Daly si, il grande Greg Norman si, come anche gli europei Olazabal e Langer. Minaccia di pioggia anche per sabato e domenica: in caso di slittamento a lunedì, si tratterebbe della prima volta dal 1983.
020412 Gli Augusta Masters aprono la serie dei quattro grandissimi tornei del Grande Slam e conquistano il cuore di chi ama il golf. E' lo straordinario ambiente di questo percorso caratterizzato dalla vitalità della natura che lo accoglie e dalla difficoltà di interpretazione di molte sue buche; è specialmente il fatto che i Masters spesso, come quest'anno, rappresentano un gran consiglio dei saggi del golf mondiale: è uno spettacolo grandioso e commovente vedere 100 e più eccellenti giocatori, ciascuno interprete di uno splendido sport e della sua  tradizione di dedizione e equanimità. Oggi è splendido vedere lo squalo bianco, Greg Norman, 47 anni,  soprendentemente competitivo al primo round; in gioco c'è anche un mostro sacro, Palmer, 72 anni, partito con 89, come nel '99, e che dice di esser deluso e di voler lasciare, per partecipare a tornei di "pensionati"! Palmer, da alcuni considerato il più grande golfista di tutti i tempi!! Ci si rammarica per i due underdogs, sempre apprezzati da Panaronews, che oggi rischiano di non superare il taglio: John Daly e Tom Lehman. Tiger Woods è lì, e Bernhard Langer, e Olazabal ; e ci sono anche gli ultimi, Lickliter e Sutton, oggi non in vena. Tutti gli assi ci sono. Al primo round aveva finito in testa Love III, che ha perso durante il secondo giorno alcune posizioni: oggi è 1° Vijay Singh, 2° Cabrera, il 22enne argentino: 3° Harrington(Irl)  e Garcia - 5° Mickelson, Goosen, Olazabal  -  8° Jimenez, Bjorn. DiMarco, Els  -  12 Love III, Weir, Langer, Scott, Verplank, Woods  -   18mo Woods, Allenby, Clarke, Mc Ginley  -

I MASTERS DI AUGUSTA 5-8 APRILE 2001
TIGER WOODS ENTRA NELLA STORIA

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Tiger Woods vince i Masters di Augusta, ed entra nella storia come detentore di un Grande Slam "nella carriera", avendo conquistato i quattro titoli dei Majors: Masters appunto, U.S. Open, British Open e Campionato PGA. Gli ultimi tre li aveva conquistati nella stagione 2000, e il Masters 2001, anche se consecutivo, non gli vale secondo molti professionisti  il riconoscimento del Grande Slam nell'anno, record che ancora non è stato conquistato da nessun giocatore nella storia del golf.
Gli altri detentori del titolo di Grande Slam nella carriera sono Jack Nicklaus, Ben Hogan, Gary Player, Gene Sarazen. E' un magnifico successo di Woods, che lo consacra nel più bello e difficile dei Majors, dove le difficoltà del percorso ancora controbilanciano adeguatamente l'evoluzione tecnica delle palle (cosa meno vera per altri circuiti, anche dei majors, secondo i commentatori).Tiger Woods è comunque il primo giocatore a detenere i quattro titoli consecutivi, e questo secondo alcuni, ad esempio Calcavecchia e Mediate, dovrebbe bastare a chiamarlo detentore del Grande Slam assoluto!!!

010409 Classifica finale dopo il quarto giorno:
1 Woods (-16, 272)  2 Duval  3 Mickelson   4 Calcavecchia, Izawa  6 Els, Furyk, Langer, Triplett  10 Dimarco, Faxon, Stricker, Jimenez, Cabrera  15 Azinger, Mediate, Olazabal  18 Lehman, Singh  20 Huston, Maggert, O'Meara, Parnevik  24 Clarke  25 Scherrer

010408 Posizioni alla fine del terzo giorno:
1 Woods (-12, 204)  2 Mickelson (-11)   3 Dimarco, Calcavecchia (-10)  5 Cabrera, Duval, Els  8 Mediate, Triplett  10 Janzen, Olazabal, Faxon, Stricker  14 Langer, Furyk  16 Jimenez, Izawa, Clarke  19 Azinger, Appleby, Scherrer, Maggert  23 Singh, Waldorf  25 Huston, Lehman,Parnevik, Sutton

010407 Posizioni alla fine del secondo giorno:
1 Dimarco (-10, 134 colpi)  2 Woods, Mickelson  4 Stricker, Cabrera, Duval, Janzen  8 Izawa, Olazabal, Triplett, Calcavecchia  12 Clarke, Els  14 Furyk, Jimenez, Singh  17 Azinger, Brooks, Faxon  20 Appleby, Franco, Huston, Langer, Maggert, Mediate,Parnevik, Perry, Scherrer, Waldorf
Tra gli esclusi al cut anche lo scozzese Colin Montgomerie, e Greg Norman, "the white shark".

010406 Alla fine del primo giorno(completato il primo dei 4 round) ecco le posizioni ad Augusta:
1 Dimarco (-7)  2 Stricker, Cabrera  4 Janzen, Mickelson, Huston  7 Perry, Driscoll, Jimenez, Triplett  11 Singh, Verplank, O'Meara  15 Bjorn, Olazabal, Azinger, Brooks, Woods, Garcia  21 Love III, Els, Norman, Duval, Woosnam

I Masters di Augusta sono il primo dei quattro tornei maggiori nel golf professionistico, che costituiscono il Grande Slam. Nella foto sotto il sudafricano Rory Sabbatini ed Ernie Els studiano il percorso, alla buca 10 il giorno prima dell'inizio del torneo.

DESCRIZIONE DELLE 18 BUCHE

IL PERCORSO DI AUGUSTA E' PAR 72, E' LUNGO 6985 IARDE (CIRCA 6385 METRI), E' STATO DISEGNATO DA ALISTER MACKENZIE E BOBBY JONES, ED OSPITA I MASTERS DAL 1934.

1 TEA OLIVE   PAR 4  410 IARDE (CA.375 METRI)
Il giocatore fa il tiro da una piazzola elevata attraverso un ampio avvallamento verso il percorso centrale di 257 iarde protetto da un profondo fossato sulla destra. La piazzola di buca è in salita, leggermente bombato e difficile da mantenere. Il punteggio medio nel 2000 è stato 4,29. Questa buca è la seconda per difficoltà delle 18 del percorso.
2 PINK DOGWOOD  PAR 5  575 IARDE
Il percorso scorre in discesa, frastagliato sulla sinistra, il green è raggiungibile in due colpi, sebbene i grossi bunkers minaccino ogni approccio corto.Il green è piatto, ma molto ampio, e richiede dei lunghi putt, per il tiro in buca.   (Punteggio 4,84  16ma per difficoltà)
3 FLOWERING PEACH  PAR 4  350 IARDE
Anche se corta, questa buca in salita può esser traditrice. Quattro bunkers  sulla sinistra del  percorso centrale inducono la maggior parte dei giocatori a usare un ferro dal tee, piazzola di partenza. Il green, piazzola di buca è molto abbassata sul lato sinistro   (4,09   12ma)
4 FLOWERING CRAB APPLE  PAR 3  205 IARDE
Il più lungo par 3 ad Augusta è spesso reso difficile da venti traditori. Le ampie sponde del green scendono bruscamente dall'ampia spalla allo stretto fronte, che è incastrato tra due profondi avvallamenti .  (3.26  4a)
5 MAGNOLIA  PAR 4  435 IARDE
Un lungo tiro dal tee dà la migliore impostazione al colpo d'approccio al green a schiena di tartaruga che è protetto da un gruppo di montagnole. Grandissime ondulazioni rendono difficile il secondo tiro di accostamento alla buca. Jack Nicklaus scelse i legni per tiri da distanza che portarono gli eagles al primo e terzo turno del torneo del 1995  (4,12  11ma)
6 JUNIPER  PAR 3  180 IARDE
Da uno dei più alti punti del percorso i giocatori tirano passando sopra le teste del pubblico sulla collina in basso a un ampio green a due livelli.  (3,99  8a)
7 PAMPAS  PAR 4  365 IARDE
Questa buca corta ha un percorso centrale, fairway, teso ed alberato, che richiede un forte secondo tiro a una un piatto avvallamento per l'avvicinamento. Il piccolo green, elevato, è circondato da cinque bunkers sabbiosi ed è diviso da uno spartiacque che corre dal fondo alla parte anteriore  (4,04  14ma)
8 YELLOW JASMINE  PAR 5  550 IARDE
Questa buca in salita fornisce un'opportunità di birdie per tiratori a lungo. Lo stretto green è protetto da montagnole davanti sulla sinistra del fronte ed è difficile da accostare  (4,79  17ma)
9 CAROLINA CHERRY  PAR 4  430 IARDE
Il drive, colpo lungo, lascia un terreno in discesa, per un tiro ad un green in posizione elevata, a tre livelli, che scende nettamente dal retro al fronte. Se la buca è tagliata dal fronte il colpo d'approccio può ritornare al percorso, uscendo dal green.  (4,15  9a)
10 CAMELLIA  PAR 4  485 IARDE
Il dritto dal tee lascia correre in discesa la palla su questa lunga buca che piega a sinistra. Il green, immenso, scende bruscamente sulla sinistra. Tutto verte intorno al difficile par sul green. I playoff con "morte improvvisa" iniziano da qui.  (4,28  3a)
11 WHITE DOGWOOD  PAR 4  455 IARDE
Gli ultimi tre playoffs dei Masters sono stati decisi su questo lungo test, il primo di tre buche che comprendono "Amen Corner" L'avvicinamento da un fairway elevato deve evitare uno stagno sul fronte sinistro del green. Il par è già considerato un buon risultato.  (4,38  1ma)
12 GOLDEN BELL  PAR 3  155 IARDE
Una delle più famose buche del golf, il più corto par 3 del percorso, è protetta sul fronte dal torrente Rae's Creek. In presenza di turbini di vento, la scelta delle mazze va dalla 4 al ferro numero 9. Il green estremamente piatto ha due bunkers sul fondo e uno davanti.  (3,25  5a)
13 AZALEA  PAR 5  485 IARDE
Questo par 5 carico di fama è una classica buca "rischio/beneficio". E' abbastanza corto da permettere l'avvicinamento in due colpi, ma un profondo corso d'acqua attende davanti al green, e colpi putt da 3 sull'enorme green sono un pericolo reale.  (4,79  18ma)
14 CHINESE FIR  PAR 4  405 IARDE
L'unica buca del percorso senza un bunker. Un colpo di avvicinamento preciso al green dalla strana forma, e poi putt anche da 3 per le forti ondulazioni del terreno.
15 FIRE THORN  PAR 5  500 IARDE
Un'altra buca par 5 decisiva. Da quando Gene Sarazen fece buca col suo famoso doppio eagle (albatros) da legno 4, "un colpo sentito in tutto il mondo", nel 1935, questa è stata una delle buche più decisive di Augusta.  (4,89  15ma)
16 REDBUD  PAR 3  170 IARDE
Giocato interamente sopra l'acqua, il grande green discendente è anche protetto da tre profondi bunker a destra, dietro e a sinistra. Un accurato colpo dal tee può produrre un birdie.  (3,12  10ma)
17 NANDINA  PAR 4  400 IARDE
Un pino Eisenhower sorveglia il lato sinistro del percorso centrale, ma il vero problema è il green a tre strati, che richiede un approccio di precisione.  (4,22  6a)
18 HOLLY  PAR 4  405 IARDE
La buca conclusiva, e familiare, è una gamba di cane a destra in salita, protetta al gomito destro da due fossati, terminanti in un green a due livelli che scende rapidamente, attorniatro da migliaia di spettatori durante i Masters.  (4,22  7ma)